Diagnosi, sostegno e psicoterapia in adolescenza.
L’adolescenza è il periodo più complesso dell’evoluzione del cervello, in cui si passa dall’essere bambini ancora dipendenti, al diventare responsabili, protagonisti e costruttori attivi della propria esistenza. Il bambino centrato su di sé, evolve diventando un adulto aperto ai pari e al mondo circostante.
L’adolescenza è un periodo critico costituito da un insieme di emozioni intense, di innovazioni, di creatività massima, durante il quale i ragazzi cercano di affrontare numerosi compiti di sviluppo, che generano a volte disagio e malessere. In questa fase evolutiva, ci possono essere difficoltà a relazionarsi con gli altri, calo del rendimento scolastico, rifiuto di andare a scuola, comportamenti devianti o antisociali, utilizzo di sostanze (alcol, droghe, farmaci). Talvolta il disagio si esprime attraverso dolori fisici (mal di testa, di pancia, di stomaco, nausea, ecc.) oppure sotto forma di disturbi vari (disturbo depressivo, disturbi d’ansia, disturbi alimentari, etc.).
Di fronte a questi segnali, può diventare utile, a volte indispensabile, rivolgersi ad uno specialista che aiuti nella comprensione e gestione del disagio.
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- Psicodiagnosi – si occupa di valutare le fragilità e le complessità dell’adolescente attraverso colloqui clinici e test per valutare gli aspetti cognitivi ed emotivi, lo stile di attaccamento e la personalità. La psicodiagnosi permette di comprendere le caratteristiche più profonde degli aspetti della persona e di avere una lettura chiara di ciò che accade nella mente del ragazzo. La diagnosi aiuta genitori e ragazzo a comprendere la sofferenza e le dinamiche familiari conseguenti la fragilità e dà all’adolescente la possibilità di dare un nome a ciò che vive, iniziando a creare dentro di sé spazi di riflessione e differenziazione e a cercare strumenti per una migliore gestione della fatica. In base al grado di sofferenza e di compromissione con il mondo scolastico e sociale si può fare un percorso di sostegno psicologico o una psicoterapia.
- Sostegno psicologico – Il sostegno psicologico è un intervento che lo psicoterapeuta offre all’adolescente per aiutarlo a comprendere e affrontare i suoi disagi emotivi e comportamentali. Il terapeuta e il ragazzo lavorano insieme per esplorare le emozioni, i sintomi, le difficoltà e le problematiche. L’obiettivo è quello di aiutare il ragazzo a sviluppare le risorse e le strategie necessarie per affrontare le sfide della sua vita.
- Psicoterapia individuale – La psicoterapia cognitiva si basa sull’idea che i nostri pensieri, le nostre emozioni e i nostri comportamenti siano strettamente interconnessi. Ciò significa che ciò che pensiamo e facciamo influenza il nostro modo di sentire, e viceversa. A volte, i nostri pensieri possono essere disfunzionali, cioè non realistici o eccessivamente negativi. Questi pensieri possono portarci a provare emozioni negative, come ansia, tristezza o rabbia. Possono anche interferire con la nostra capacità di risolvere i problemi e prendere decisioni. L’adolescenza è un periodo particolarmente difficile per lo sviluppo di questi pensieri disfunzionali. In questa fase, i ragazzi stanno affrontando cambiamenti fisici, emotivi e sociali molto rapidi. Questo può portare a un senso di incertezza e confusione, che può manifestarsi in pensieri negativi su se stessi e sul mondo. La psicoterapia cognitiva può aiutare gli adolescenti a identificare e modificare i loro pensieri disfunzionali. Attraverso un processo collaborativo con il terapeuta, gli adolescenti imparano a pensare in modo più realistico e positivo. Questo può aiutarli a ridurre la sofferenza emotiva e a sviluppare le competenze necessarie per affrontare le sfide dell’adolescenza.
- Sostegno alla genitorialità – In alcuni casi, può essere utile affiancare alla terapia individuale con l’adolescente, degli incontri con i genitori. Questo può aiutare a sostenere il ragazzo anche nel contesto familiare, dando ai genitori degli strumenti utili per comprendere i suoi sintomi e per affrontarli nella quotidianità.
- EMDR (Eyes Movement Desensitization and Reprocessing) –L’ EMDR è un metodo utilizzato per aiutare le persone a superare i traumi, come lutti, separazioni, incidenti, disastri naturali, violenze e abusi sessuali o psicologici. Prevede l’utilizzo di stimolazioni bilaterali, come movimenti oculari, suoni o tocchi, per aiutare la persona a elaborare i ricordi traumatici e a ridurre il dolore emotivo associato. L’approccio EMDR è efficace anche nel trattamento di bambini e adolescenti, che possono essere vittime di bullismo, incidenti o violenze. Questi eventi possono portare a disagio, problemi di comportamento e difficoltà di apprendimento. L’integrazione dell’EMDR può aiutare i bambini e gli adolescenti a superare questi traumi e a vivere una vita piena e soddisfacente.
Équipe
Dr.ssa Laura Schiavo, psicologa e psicoterapeuta
Dr. Fabio Theodule, psicologo e psicoterapeuta
Dr. Federico Toniolo, Psicologo e Psicoterapeuta